
Pro e contro della carica bidirezionale
La tecnologia V2X richiede uno scambio d’informazioni fra i vari attori del sistema. La standardizzazione dei protocolli di comunicazione sarà di fondamentale importanza e alcuni parametri sono già stati impostati
è una nuova grande opportunità che è emersa di recente con il consolidarsi del successo dei veicoli elettrici e con la consapevolezza che l’elettrificazione sia ormai irreversibile. I progetti pilota in corso stanno dimostrando che le soluzioni tecniche non mancano. Tuttavia, proprio perché si tratta di una novità, i modelli di business devono essere ulteriormente esplorati e testati, e la volontà dei proprietari dei veicoli di mettere a disposizione i loro veicoli per i servizi deve ancora essere conquistata. Anche la mancanza di una normativa consolidata a valle del gestore dei sistemi di ricarica può rallentare la nascita di soluzioni commerciali. Per fare il punto della situazione, di seguito si elencano i punti di forza e di debolezza per i diversi attori.
Utenti
Vantaggi:
- Ricavo addizionale per la partecipazione a
- Maggiore autoconsumo di energia prodotta localmente
- Sostituzione totale o parziale delle batterie d’accumulo con le batterie dei veicoli
- Interruzione dei picchi di potenza e dei loro possibili costi
- Utilizzo dei veicoli come alimentazione elettrica in caso di emergenza o per situazioni senza rete elettrica
Svantaggi:
- Batteria: aumento del numero di cicli di carica e scarica con potenziale rischio di riduzione della durata di vita
- Necessità di collegare il veicolo alla stazione di ricarica, tutte le volte che se ne presenta l’occasione
Gestore della rete elettrica
Vantaggi:
- Riduzione dei costi di potenziamento della rete
- Migliorare l’integrazione delle fonti rinnovabili
- Aumento dei fornitori per i servizi di regolazione di rete
- Minimizzare i costi di redispacciamento
Svantaggi:
- Garantire la sicurezza, in particolare la sicurezza informatica della rete in presenza di numerosi attori che interagiscono con essa
- Protocolli di comunicazione non ancora standardizzati